Sacco in spalla e sensi all’erta!

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È stato questo il motto che ha accompagnato la 1. e 2. classe di Brusio nella loro passeggiata di fine anno scolastico. Dire passeggiata è troppo riduttivo. Sono stati due giorni di scoperte, di sensazioni, di incontri speciali, di conoscenza del territorio e di apprendimento a tutto tondo!

Andiamo con ordine; lunedì eravamo al Centro Preindustriale di Aino in compagnia di Till e di Alcide. Incontrarli in questo luogo senza tempo, antico e nuovo insieme, immersi nel loro ruolo di gestori di questa meraviglia che ancora oggi suscita stupore e ammirazione, è stato fantastico.

Sembrava fossero nati lì, avessero sempre coltivato il grano saraceno, l’avessero battuto, setacciato, macinato con la macina azionata dall’acqua del torrente, per ricavarne una morbida, fine, profumata farina di grano saraceno.

E si fossero poi trasformati in fabbri e nella fucina annerita dal fumo avessero battuto e piegato il ferro ricavandone chiodi, ferri di cavallo e altri manufatti richiesti dagli avventori.

E fossero sempre saliti in segheria, costruita all’aperto sotto la tettoia, avessero azionato la sega grazie allo scorrere del torrente e avessero rifornito di assi chi li richiedeva.
Un angolo fantastico, autonomo, racchiuso e nel contempo aperto al servizio della gente, per lungo tempo inattivo, è tornato a rivivere grazie al lavoro e alla passione di tanti volontari, che qui ci aiutano a ritrovare oggetti sconosciuti ai più e gesti dimenticati e ci fanno ricordare con ammirazione i nostri antenati, avveduti e pieni d’ingegno.

Ringraziamo Alcide e Till e lasciamo il Mulino Aino di buon passo, con un pieno di emozioni.
In un attimo siamo in Casa Tomè. Ci aspettano emozioni e esperienze nuove. La casa racconta di 4 sorelle, vissute in centro Poschiavo in un mondo a sé, dove si ricamava e si cuciva, si usciva a servizio per ritornare a ritirarsi nel bozzolo di stanze oscure, nel tempore della stalla, a godere del calore della famiglia. Racconta un tempo passato e noi l’abbiamo ascoltato con il cuore, ammirati, incuriositi, quasi increduli. E subito il fascino di un cibo antico, cucinato con pochi ingredienti, tra cui quella farina morbida e scura prodotta al mulino, ci ha catturati!

Abbiamo messo le mani in pasta e raschiato verdure e grazie a Valeria e a Barbara, perfette padrone di casa, attente e pazienti, ne sono uscite due casseruole di fumanti pizzoccheri, una con le verdure e una senza, per soddisfare tutti i palati!

La tavola è stata apparecchiata in un attimo, da bimbi che, come formichine, si sono trasformati da cuochi in caposala! E subito dopo in ospiti graditi che hanno saputo apprezzare gli ottimi pizzoccheri!

Alcuni hanno fatto il bis, altri il tris e le casseruole si sono vuotate lasciando sul fondo quel burro fuso color oro che risveglia la voglia di far scarpetta!

Profumi e odori nuovi, oggetti antichi, sconosciuti ai bimbi, parole e racconti che sapevano di favole a lieto fine, le mani ad accarezzare, impastare, sfiorare, sapori di ingredienti semplici e genuini… i nostri 5 sensi, all’erta e attivi per tutto il giorno, si sono assopiti nel viaggio di ritorno, a ricaricarsi per il giorno dopo… per una nuova avventura!

Il secondo giorno ci ha portati a percorrere la lunga strada di Puntino e Pinnetta, che dal Lago di Poschiavo risalgono ogni primavera lungo l’Aquasela per andare a deporre le uova al sicuro, nel biotopo in Praderia.

Un viaggio accompagnato da tavole esplicative e simpatiche che raccontano la storia dei due pesciolini marito e moglie e degli animaletti che incontrano sul loro percorso. Ma anche un’immersione nella natura, nei colori dei fiori, nel canto degli uccellini, nello sciabordare dell’acqua del ruscello da un lato e del fiume dall’altra. Abbiamo ascoltato, contato le varietà di fiori, ammirato i colori, osservato affascinati le alghe fiorite, segno di un ambiente sano e incontaminato, inspirato il profumo dell’erba. In un batter d’occhio eravamo al biotopo a scrutarne il fondo per scorgere i girini, le chioccioline e i numerosi insetti che sfioravano l’acqua creando dei perfetti cerchi concentrici sulla sua superficie!

E sopra lo stagno immobile e placido, svolazzavano farfalle e libellule azzurre, moscerini e mosche, vespe e api alla ricerca del nettare. Sensi all’erta anche qui per non lasciarci sfuggire nemmeno un attimo di questo universo incantato!
E poi via di buon passo verso il lago, ad accendere il fuoco, arrostire e far asciugare i panni bagnati da qualche passo falso nella melma del biotopo!

E poi la piccola spiaggia del lago, trasformata in un fantastico luogo di giochi e di scoperte, dove immergersi fino ai piedi… e ogni tanto fino al collo complice il caldo di una giornata speciale! Costume e teli da bagno per inaugurare i primi bagni della stagione in attesa di quelli veri, che i bimbi ci raccontano da giorni, in attesa delle vacanze!


Monica Paganini

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