Concluso il primo esame degli uffici postali, Brusio ancora da valutare

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La Posta ha annunciato lo scorso autunno di voler chiudere circa 600 uffici nel corso dei prossimi quattro anni. Dall’inizio del 2017 ha fatto sapere man mano cosa accadrà alle succursali dei vari cantoni: per i Grigioni 20 succursali e 23 posti di lavoro sono a rischio.

Conclusa la prima valutazione, secondo un calcolo dell’ats, a livello nazionale è garantita la sopravvivenza di 763 uffici postali almeno fino al 2020. Per contro, 456 succursali saranno sottoposte ad esame per deciderne il destino. Il gigante giallo intende sopperire alle chiusure con 387 nuovi punti d’accesso.

Le polemiche però non si placano ed anche il Parlamento chiede di rivedere la strategia. Le Camere hanno approvato due mozioni dove chiedono di riconsiderare la regola secondo cui La Posta non è tenuta a distribuire gli invii postali in insediamenti costituiti a meno di cinque case abitate tutto l’anno o se la durata del tragitto per servire una singola casa supera i due minuti.

Il Parlamento può imporre ulteriori requisiti per le prestazioni, ha commentato la ministra delle comunicazioni Doris Leuthard, ma ciò avrà un costo che andrà in un qualche modo finanziato, ha avvertito.

La situazione nel Cantone dei Grigioni

Per tre uffici la chiusura era già stata programmata: quello di Mesocco (6 giugno) e quello di Trimmis (26 maggio), sono già stati sostituiti rispettivamente con una filiale partner e con il servizio porta a porta. Anche l’ufficio di Churwalden sarà rimpiazzato dall’11 settembre con una filiale partner.

Sono 32 gli uffici garantiti fino al 2020 sul territorio retico, aveva fatto sapere La Posta a maggio. Altre venti filiali verranno invece “valutate” e la loro permanenza non è garantita: il loro futuro sarà deciso caso per caso, dopo consultazioni con i Comuni e puntando ad un mix tra uffici postali e “punti di accesso ai servizi”.

In ogni caso, “solo una piccola parte di questi 20 – aveva spiegato all’ats il responsabile Rete postale e vendita della Posta, Thomas Baur – verrà mantenuta”, ed aveva aggiunto che nei Grigioni le chiusure porteranno alla perdita di circa 23 impieghi (in equivalenti a tempo pieno).

Per quanto riguarda le sei succursali nel Grigioni italiano, oltre quello di Mesocco la cui chiusa era già in programma, 4 uffici rientrano tra i 32 garantiti fino al 2020, mentre l’ultimo, a Brusio, è tra quelli la cui permanenza è “da valutare”.

Per sopperire agli uffici chiusi, la Posta attiverà fino a 10 ulteriori “punti di accesso ai servizi postali” in luoghi strategici per gli utenti, che comprenderanno luoghi di ritiro e di consegna, nonché sportelli automatici My Post 24.


ATS