“Le piante senza di noi possono vivere, noi senza di loro no”

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    Sabato 12 e domenica 13 maggio si è svolto, in località Cantone, il Festival delle erbe spontanee.  Per l’evento la compagnia teatrale inauDita ha messo in scena uno spettacolo dal titolo “Vegetale a chi?”.

    Il teatro si è svolto domenica, la prima volta in mattinata e la seconda nel pomeriggio; luogo della recita il fienile dell’azienda agricola biologica “Al Canton”.
    Tema centrale la botanica; i protagonisti, infatti, sono quattro erbe presenti nei prati della nostra valle; ovvero l’ortica, la silene, il tarassaco e il timo, le quali vengono “umanizzate” da madre natura e messe in alcune situazioni tipicamente umane. Se le piante fossero degli uomini quale carattere avrebbero? Questa domanda ha trovato risposta nelle brevi scene interpretate dai giovanissimi attori: Alice Tuena, Emma Capelli, Gabriele Passini, Maica Marchesi e Simone Moiser.
    I diversi caratteri di queste piante sono stati messi in contrasto in vari scenari umani: ad esempio, durante un viaggio in bus, un gruppo di giovani ortiche fa di tutto per non lasciare un posto a sedere a una povera silene, infine un tarassaco arriva in soccorso della silene e scaccia le ortiche. Questa scena ci riporta al bullismo, presente nella nostra realtà.

    Durante la rappresentazione, il pubblico, oltre a divertirsi, ha potuto apprendere le varie caratteristiche e proprietà di queste erbe spontanee.
    Alla regia Chiara Balsarini e Begoña Feijoo Fariña della “Compagnia inauDita”, “HairWellness” si è occupata dei costumi e del trucco mentre alle luci e per la musica c’era Maurizio Natali.
    Il progetto è stato promosso dal Festival delle erbe spontanee e dalla Pgi.

    Finita la recita il pubblico ha potuto ammirare il pannello multisensoriale esposto appena fuori dal fienile, ovvero le schede botaniche di moltissime erbe spontanee presenti nei nostri prati di montagna. Questo lavoro è stato creato dalla scuola dell’infanzia e dalle classi elementari e superiori di Poschiavo.
    Nelle schede erano presenti le caratteristiche dell’erba presentata, le sue proprietà medicinali, un modo di dire riguardante la pianta e pure una ricetta. Inoltre, sono state messe in mostra una foto dell’erba e due disegni realizzati dagli scolari; sotto il pannello informativo il pubblico ha potuto osservare la pianta appena raccolta, esposta in una ciotola d’argilla.

    Questi due progetti permettevano di avvicinarsi con un occhio diverso al mondo delle piante e della natura; in particolare, una frase recitata nel teatro mi è rimasta impressa e mi ha fatto riflettere: “Le piante senza di noi possono vivere, noi senza di loro no”.


    Michelle Köthe