Lettera Aperta – Elezioni a Brusio, Luciano Pedrazzi analizza i candidati

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Abbiamo potuto leggere e sentire in varie occasioni (sulla stampa locale, nel giornale online vallerano, nelle interviste e apparizioni in pubblico) i candidati Pietro Della Ca (UDC), Donato Fanconi (indipendente, che se verrebbe eletto cercherebbe o meglio dovrebbe cercare sponda a Coira, nelle fila dei liberali o del PDC) e Dario Monigatti (PS).

Ognuno ha cercato di attirare l’attenzione sulla propria candidatura. Monigatti, avvantaggiato dal fatto che per le ultime due legislature ha già potuto ricoprire questo incarico, Della Ca e Fanconi in veste di nuovi interessati. Fanconi vanta alcune esperienze a livello politico comunale, a discapito del Della Ca che si é sempre interessato di politica e ora vorrebbe tanto praticarla, rientrato in Valle dopo anni trascorsi in vari Paesi esteri.

Tre rappresentanti del Comune di Brusio che si candidano per il seggio nel Parlamento Grigionese. Uno di loro sarà il « portavoce » dei bisogni e delle richieste della popolazione dei Brusiesi a Coira. Lo Stato concede ai cittadini questo privilegio ed é bene che questi lo sappiano usare al meglio. Sempre piu spesso, si votano le persone, non i partiti (bene o meno che sia).

Ho seguito con un poco piu di attenzione, cercando di analizzare da vicino le proposte fatte dai tre contendenti, il dibattito « la cressidra », sul Grigione Italiano online. Questa formula mediatica, presente ed usata da anni ad altri livelli (tipo «Arena» sul canale TV della svizzera tedesca), mette a confronto diretto e su temi definiti i personaggi presenti. Domande poste da parte dei giornalisti e, entro tempi limitati, risposte altrettanto dirette dei pretendenti. Occasione per conoscere da vicino le persone e le loro idee (espresse in modo spontaneo o leggendo quanto annotato), che in questo modo possono cercare di racimolare voti a loro favore o perlomeno attirare l’attenzione dei votanti sulle loro proposte.

Tre tematiche sono state dibattute, la sanità, il traffico e lo scandalo del cartello delle imprese di costruzione in Engadina Bassa.

Sul primo punto, tutti sembrano condividere l’importanza della struttura sanitaria della Valle di Poschiavo. In questo sembra non esserci diversità o adirittura contrasto tra i due Comuni di Poschiavo e Brusio. Infatti gli stessi temi sono stati discussi anche con i quattro candidati del Comune di Poschiavo, in un’altra trasmissione simile. Sia Della Ca come pure Monigatti e Fanconi si impegnerebbero (Monigatti, continuerebbe a farlo) per il mantenimento o se possibile ampliamento del servizio sanitario offerto fin’ora. Il sostegno da parte del Cantone, nella figura del capo dipartimento Ratgeb, pare ci sia. Molto viene comunque proposto e deciso a livello federale.

Il secondo punto, ossia il traffico o la viabilità, é stato interpretato in vario modo anche se l’opinione condivisa é che in tutta la Valle (anche qui non fa differenza in quale Comune) uno dei problemi impellenti é quello riguardo al traffico di transito e turistico per la zona franca o extra-doganale di Livigno (non dimentichiamo che pure dal lato Svizzero ne esiste una, quella di Samnaun nella Bassa Engadina, é bene ribadirlo: intoccabile). Monigatti azzarda l’idea di intervenire a livello statale coinvolgendo il Consiglio Federale (Ignazio Cassis) cercando di togliere lo status di zona franca a Livigno. Proposta forse troppo populista (é cio’ che la gente ripete e sente dire spesso) ma molto poco realista. Della Ca punta piuttosto sul traforo del Bernina e sulla limitazione dell’inquinamento atraverso mezzi restrittivi, difficilmente applicabili (circolazione permessa solo a certi modelli di motori/veicoli). Secondo lui bisogna pensare in grande. I soldi a disposizione ci sono. Un traforo di queste dimensioni aiuterebbe pure a collegare il «mondo moderno a Nord e la Valle periferica, piu precisamente il Comune di Brusio, paese non moderno». Una galleria del Bernina, oltretutto, rafforzerebbe la struttura sanitaria, sempre secondo il Della Ca. Fanconi e Monigatti risolverebbero la problematica del traffico esistente sul Comune di Brusio (di transito o dei pendolari); il primo costruendo una circonvallazione a Campascio (a suo modo di dire « anche perché ha piu abitanti di Campocologno »), il secondo invece prediligendo quella di Campocologno, idea discussa anche in passato quando Monigatti faceva parte della commissione traffico della Regione.

Viano e i Vianesi, non molti numeri in termini di voti a livello Comunale, sono confrontati da anni con la problematica della messa in sicurezza della via di collegamento con Brusio.

Nel dibattito «la clessidra», questo punto non é stato citato o poco discusso. In altre interviste Monigatti e della Ca hanno ribadito con fermezza (ricordo con piacere anzitutto l’intervento del primo, in occasione della visita di Sua Eminenza Cardinal Francesco Coccopalmerio e del Presidente del nostro Governo, onorevole mario Cavigelli, la domenica del 22 aprile 2018 a Viano) l’impellente necessità di trovare entro brevissimo tempo una soluzione sicura. Il Della Ca, su «ilbernina online», si esprimeva in modo simile (galleria, quale nuova via di collegamento che garantisca sicurezza). Qui non si tratta di vie esistenti che causa l’aumentare del traffico necessitano di circonvallazioni (per questioni di immissioni foniche o di inquinamento), bensì di una via di collegamento necessaria e sopratutto sicura e protetta da possibili e frequenti scoscendimenti di masse rocciose. Detto in breve, si deve assolutamente evitare che la gente muoia a causa di frane. Una galleria, al di là dei costi e quant’altro (numero di abitanti e altri dati statistici insignificanti quando si tratta di vite umane), sarebbe la miglior soluzione. Il Cantone, per voce del Capodipartimento nonché Capo del Governo onorevole Cavigelli come pure il Comune e tutti gli Uffici competenti, sono al corrente della situazione e si stanno impegnando in questa direzione.

Per ultimo si é toccato lo scandalo del cartello delle imprese di costruzione venuto alla luce in Engadina Bassa. Monigatti (parlando della «punta del’Iceberg») dimostra molta fermezza nel rifiutare simili procedure o accordi sulle offerte, non lecite che hanno danneggiato privati, Comuni e Cantone. Della Ca non giustifica, ricorda pero’ che fino a pochi anni fa tali accordi erano adirittura concessi. Critica fermamente la procedura attuale dei capitolati di offerte attuata dal Cantone. Fanconi, che dice di conoscere la situazione e le persone coinvolte da vicino, ha in questo riguardo molte riserve e vuole aspettare ulteriori risvolti, esprimendo dubbi su Chi ha dato informazioni relative allo scandalo (signor Quadroni). Si sente inoltre disturbato dal fatto che un caso simile venuto alla luce tempo fa a Zurigo non sia stato riportato allora allo stesso modo dai media.

Tre persone, chi con piu esperienza e chi meno. Idee praticamente uguali (o come si suol dire « nulla di nuovo all’orizzonte » espresse in modo meno concreto, senza prendere posizione chiara e (il candidato con maggiore esperienza in campo) abbastanza convincente. Esito delle elezioni, a mio parere, molto incerto. Forse un candidato giovane, una donna avrebbe saputo portare qualcosa di nuovo. I temi discussi erano limitati ai tre citati. Il Comune ha bisogno di mantenere e creare posti di lavoro, strutture per i giovani e per il turismo, di molte altre risorse e vari campi da sviluppare. Tutte cose facili da promettere e meno da realizzare. Importante é che la persona che ci rappresenterà o continuerà a rappresentarci, interpreti il compito (che deve essere inteso anche quale privilegio e onore) di portare a Coira, nel nostro Governo Cantonale la nostra voce, le nostre richieste.


Luciano Pedrazzi